- Osservazione
del cielo
- Il calendario
OSSERVAZIONE DELLE STELLE
Soltanto i sacerdoti che avevano studiato l’astrologia erano
in grado di leggere il calendario sacro. Erano convinti che i giorni si
dividessero in fausti (il 7-Fiore era un giorno fortunato per i pittori,
1-Casa favoriva le levatrici) e infausti (i bambini nati il 1-Ocelot probabilmente
sarebbero morti come prigionieri di guerra, e quelli nati il 6-Coniglio
sarebbero diventati ubriaconi).Il lavoro del sacerdote- astrologo era molto
complesso. Oltre il giorno e al numero, doveva tener conto dell’ora e del
dio che dominava su ciascun gruppo di 13 giorni. Il sacerdote- astrologo
osservando le stelle e usando un calendario sacro era in grado di consigliare
il Re sul quando iniziare una guerra, su quando sarebbe iniziato il periodo
di siccità.
Evidentemente i sacerdoti aveva presso gli Aztechi un potere grandissimo.
La gente prendeva il nome dal giorno in cui era nata.
IL CALENDARIO
Il calendario solare di 365 giorni e il calendario
sacro di 260 giorni funzionavano di pari passo. Ogni 52 anno il primo giorno
dell’uno coincideva con il primo giorno dell’altro. Questo ciclo di 52
anni aveva un’importanza enorme per gli Aztechi: ogni volta che scadeva
questo termine temevano, infatti, che il mondo potesse finire e si preparavano
gettando via tutto quel che possedevano.
Nel 600 a.C i maya avevano calcolato che in un anno c’erano 365,242
giorni. Gli Aztechi adottarono quest'anno solare e lo divisero in diciotto
periodi di venti giorni ciascuno, con un resto di cinque giorni infausti
ala fine d'ogni anno. Per predire il futuro adoperavano anche un calendario
sacro di 260 giorni, suddiviso in venti periodi di 13 giorni. Le date azteche
sono una mescolanza dei due calendari
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