LE MANIFESTAZIONI RELIGIOSE - Cartina ordini

I flagellanti

 

Durante il 1300 ci fu in tutta Europa un periodo di terrore e d'impotenza che provocò negli uomini comportamenti isterici e inusuali. Una delle principali manifestazioni di questo isterismo fu rappresentata da bande di penitenti chiamati 'I flagellanti'. I flagellanti erano gruppi di fanatici religiosi comparsi verso la metà del XIII sec.

L’iniziatore di questi gruppi religiosi fu Ranieri Fasani (1260) a Perugia. Conobbero grande diffusione in tutta l’Europa durante la diffusione della peste nera del 1348-49.I partecipanti si impegnavano per trentatré giorni (lo stesso numero di anni di quando Cristo fu messo in croce) a durissime penitenze: coperti da un cappuccio e con la croce sulle spalle si flagellavano a vicenda cantando salmi e inni religiosi, così facendo credevano di raggiungere quella purezza che li avrebbe difesi dal morbo. I loro eccessi indussero Clemente VI a condannarli (1349), ordinandone l’incarcerazione. Il movimento fu così stroncato, ma alcuni gruppi risorsero qua e là anche nel secolo successivo.

 

I massacri degli ebrei

 

Nel XII sec. gli ALMOHADI, una setta fanatica dell’Africa settentrionale, presero il controllo della Spagna musulmana, e gli Ebrei dovettero scegliere fra la conversione all’Islam, il martirio o la fuga. Molti trovarono un precario rifugio nella Spagna settentrionale, dove i governanti cristiani trovavano utili gli Ebrei, come sostegno all’obiettivo di riconquista della penisola.

Il fanatismo non cessò di premere sugli insediamenti ebraici spagnoli. Nel 1391 migliaia di ebrei furono massacrati e migliaia convertiti con la forza, quando non accettarono il battesimo pur di aver salva la vita. Questi 'nuovi cristiani' (chiamati anche ‘marrani’, il termine spagnolo per porci), furono sospettati di praticare in segreto la religione ebraica; e fu soprattutto per indagare sui marrani che venne introdotta in Spagna l’INQUISIZIONE.

Molti marrani furono elevati a posti di responsabilità a corte e nella Chiesa, ma erano costantemente spiati, e molti perirono negli autodafé, sentenze per cui si bruciavano gli eretici sul rogo. Eventi tragici contribuirono a diffondere fra gli Ebrei spagnoli le dottrine mistiche della CABALA.

Cacciati gli ultimi dominatori musulmani, unificata la Spagna sotto Ferdinando II e Isabella di Castiglia, tutti gli Ebrei confessi ebbero la scelta tra il battesimo e l’esilio. Nell’agosto del 1492 la maggior parte di loro lasciò la Spagna in cerca di nuove patrie. Sotto la pressione spagnola, il Portogallo espulse i suoi ebrei nel 1498.

Gli esiliati trovarono rifugio nell’Africa settentrionale, in Italia e specialmente nell’impero ottomano, inclusi i Balcani.

 

Gli ashkenaziti

 

C’erano stati Ebrei in Italia, in Germania, in Francia e nei Paesi Bassi dai tempi di Roma, e in Inghilterra fin dalla conquista normanna (1066). Durante il primo Medioevo vissero generalmente in sicurezza, e poiché avevano legami con gli Ebrei di altre province ebbero grande importanza nel commercio internazionale.

La situazione mutò radicalmente, tuttavia, durante le CROCIATE dal 1096, quando le comunità, sia in Francia sia in Germania, subirono massacri. Durante la peste nera (1347/1351) gli Ebrei furono accusati di aver avvelenato i pozzi; altre violenze si ebbero quando furono accusati di compiere sacrifici rituali e di sconsacrare l’Eucarestia. D’altro canto si era creato uno spazio e una funzione per gli Ebrei negli stessi paesi che li perseguitavano: un principio della dottrina cristiana nel medioevo proibiva di dare denaro a prestito, e furono gli Ebrei ad assumersi questo compito. Il tesoro dei re si prendeva una larga fetta degli interessi, mentre gli Ebrei subivano il peso del risentimento popolare contro l’usura. Erano generalmente esclusi dalla proprietà terriera e dai dazi che controllavano i commerci più redditizi. Quando il prestito su interesse prese un nuovo nome fra i cristiani (è la nascita delle banche) il ruolo degli Ebrei perse la sua precedente importanza. Furono espulsi dall’Inghilterra nel 1290 e dalla Francia prima del 1306, e definitivamente nel 1390. Negli stati tedeschi la vita degli Ebrei era incerta e difficile. Molti si trasferirono ad Oriente verso i territori polacchi, dove mancava una classe media e dove potevano mettere a frutto le loro capacità imprenditoriali e finanziarie.