La depressione economica e la peste
L‘aumento della popolazione europea, iniziato nel secolo XI e terminato verso la fine del XIII secolo, aveva portato ad uno sfruttamento indiscriminato di numerosissimi terreni. Buona parte di questi territori godeva però di una fertilità transitoria, dovuta a secoli di mancato uso, che, con il loro utilizzo e con scarsi mezzi agricoli, terminò dopo breve tempo. L‘impoverirsi delle coltivazioni, il peggioramento delle condizioni climatiche (piogge, riduzione della temperatura) portarono all’abbandono di numerosi villaggi che furono sostituiti nuovamente dalla foresta; ma ci furono anche altre cause per un simile abbandono, motivi parzialmente derivati dalle suddette cause: l’aumento della mortalità e, la grande mietitrice del secolo XIV, la peste.
Le descrizioni di sciagure hanno sempre un ampio margine d'esagerazione tuttavia i dati degli storici parlano chiaro: in Germania scomparve il 40% dei villaggi, in Inghilterra il 25% ed in Toscana il 10%, però questi dati si riferiscono solo al’200 epoca le cui carestie ed epidemie precedevano la ben più terribile protagonista del secolo venturo: la morte nera.
Cartine
A cura di: Eugenio Arecco -Matteo Minetti -Giacomo Oliveri -Kemel Pastorino -Mauro Priano
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